venerdì 26 ottobre 2012

Già mi manchi… e devi ancora partire

Vestiti sul letto, pc che si ricarica sul comodino, sacchetto della lavanderia sul mobile della  camera, valigetta per terra… una vera baraonda. Se normalmente questa situazione di disastro nucleare mi fa strippare oggi mi manda su tutte le furie. E’ il momento della partenza. Forse è questo il particolare che mi fa vivere peggio la situazione. Si, perché a partire sei solo te, per lavoro s’intende (lo so, io sono stata via il weekend scorso), ma non posso  nascondere un pizzico di tristezza.
Io e la piccola “fragola” restiamo da sole per il weekend e, viste le angoscianti previsioni meteo, dubito che sarà divertente. Ma dopotutto quando da tre si rimane in due, proprio nel momento della settimana in cui si vive al meglio l’essere una famiglia, è normale non essere al massimo dell’entusiasmo.
 
Si perché domani non ci sarà il solito rituale del sabato mattina, lettone, coccole, colazione e poi tutti pronti per fare qualcosa di speciale e divertente. Da questa sera, io e lei, da sole. Certo… questa notte andrò in silenzio a prenderla dal suo lettino per tenerla vicina e guardarla mentre dorme beata (lo so, non si fa…) ma rimane un angolino del cuore in solitudine. Quell’angolino che quando si riempie rende speciale anche il solo fatto di andare a fare la spesa il sabato mattina.
In effetti è bello sapere che mi mancherai, che il bisogno di te, anche oggi, dopo oltre 10 anni è sempre intenso e fortissimo. Qualcuno potrebbe dire che sia amore. Io credo sia molto di più: condivisione e appartenenza. E’ essere felici perché siamo Noi. Quando così non è, manca sempre qualcosa.
Dedico te, amore mio grande queste righe, e scrivendole scopro una tenerezza che solitamente si cela dietro alla donna indaffarata e rompiscatole. Non troverai mail il mio Blog (dopo tutto non sai nemmeno della sua esistenza), quindi non ti gongolare troppo…

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